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Spesso mi sono sentita rivolgere domande per avere consigli su come arredare uno spazio; personalmente ritengo che lo spazio arredato debba accogliere, più che rispecchiare, la persona che lo vive e che lo trasforma abitandolo, non senza un tocco di personalità dell’architetto d’interni.
Le molte immagini che si trovano su riviste e in rete stimolano e suggestionano l’immaginario di chi vorrebbe “una sala come questa!”. L’architetto diventa così il traduttore di giusti desideri impossibili, per il giusto compromesso a portata di …



Ecco un tentativo, che suggerisce da dove partire volendo arredare uno spazio, un’intera casa, adottando alcune buone regole.
COSA GUARDARE
UNA SEMPLICE DOMANDA CUI TROVARE RISPOSTA
Cosa attrae l’immaginazione nella scelta di alcune immagini di interni selezionati che fanno dire: “vorrei una sala come questa?” . Per rispondere indago l’idea di spazio e gli elementi che lo compongono, partendo da ispirazioni di arredo che risultano confortevoli, adeguati.



cortesia Livingcorriere
DI TENDENZA
Nelle proposte di spazi e arredo a trecentosessanta gradi delle pagine spesso ancora patinate (non molto green) vedo il pop degli anni ’80 del Secolo scorso; nei colori pastello del rosa diversamente declinato, nell’uso del salmone (di moda perfino come ingrediente nei piatti di cucina), talvolta nell’accostamento con il verde mela o con il verde bottiglia, usato con tonalità brillanti, non certo elegante quanto il verde neoclassico, accostati a colori accesi e contrastanti, come i blu, o i gialli, o i rossi, nell’uso dilagante del ferro nero per i montanti di lampade e strutture in genere, per gli elementi di appoggio di sedute e di madie, abbinato anche al rame (forse più anni ’40). Vedo un richiamo all’arte di De Chirico, delle sue città fantasma, nella proposta di coesistenza di molte e diverse forme geometriche, dagli ovali, all’arco, al cilindro e alla sfera, come richiamo alle nature morte di Morandi, nei casi più riusciti.
Sono ricomparsi gessi ai soffitti, modanature nelle ante di mobili e nelle porte, boiserie e baroccheggianti cornici di camini.



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PRIORITA’ DA ASSEGNARE AGLI ELEMENTI CHE ARREDANO LO SPAZIO
La casa nel complesso deve risultare armoniosa e in sintonia con chi la abiterà.
Non credo nella ricerca spasmodica di uno stile perfetto ad ogni costo; in uno stesso ambiente è possibile accostare diversi stili che coesistono (un mobile antico con il suo giusto specchio e la sua poltrona, e più in là un armadio contemporaneo, magari laccato, o un pezzo proveniente dalla Cina), diverso è se le pareti sono già fortemente connotate (boiserie, soffitti con gessi, serramenti d’epoca) per cui l’ambiente richiede lo stile, in armonia.
soggiorno – insieme armonioso


Ortigia – “parete attrezzata” – il drappo è perfettamente in armonia con lo stile della facciata – licenza poetica.
PAVIMENTO
Un elemento da cui partire e da tenere in molta considerazione per il progetto di arredo è il tipo di pavimento.
Il grès nei colori neutri e chiari (grigi, écru, corda, bianco) conferisce luminosità e ampiezza agli ambienti; può rendere un ambiente pulito, freddo, asettico o ricercatamente total white; da ben bilanciare nella scelta di porte, battiscopa, e nel colore e delle finiture delle pareti: bianco su bianco, o colori tra loro in contrasto.
L’uso del colore nei pavimenti (blu, verdi, gialli …) è difficile da sostenere per un intero alloggio, con l’eccezione delle case al mare (pavimenti alla genovese, maioliche colorate ….) o di campagna (cotto toscano….), dove a farla da padrona è lo stile dell’architettura stessa e la tradizione locale.



Il pavimento in legno scuro lega meglio con pezzi antichi e in stile, (noce, color noce, o dipinti con mordente), poiché lo stacco è minore, e nell’insieme la convivenza per esempio con il bianco di mobili più attuali (laccati o laminati o in legno sbiancato e verniciato), è comunque armonioso. Da evitare a mio avviso arredi in legno di essenze chiare.
Il legno di color chiaro si accorderà meglio con mobili di essenze chiare, con i laccati o laminati bianchi o colorati, con l’ottone; da evitare un sovraccarico di mobili scuri o in legno trattato con il mordente, o molte strutture in ferro color nero.

Con un pavimento in legno eviterei di scegliere un ensemble dove prevalga il legno in superfici molto ampie (piano del tavolo per esempio), sedie e piedi delle poltrone, madie chiare e con nodi in vista o addirittura che al tatto lasciano sentire la vena del legno (per esempio nelle ante della cucina), senza tuttavia escluderlo completamente.
Fa eccezione la ricerca di un effetto “nordico” che vuole l’uso della medesima essenza sia nel pavimento che negli arredi, anche in ampie superfici (legno ed essenze chiare come il frassino, l’abete, il faggio).
BATTISCOPA , STIPITI E PORTE


Osservare la tipologia di infissi utilizzata per le finestre e le porte finestre: assieme al pavimento, ai battiscopa, agli infissi e alle porte questi elementi determinano il carattere dello spazio.
Se i serramenti delle finestre e porte finestre sono bianchi è consigliata la scelta di battiscopa, stipiti e porte bianche, che conferiscono luminosità e leggerezza agli ambienti; se i serramenti sono in legno scuro la scelta di abbinare battiscopa, stipiti e porte della stessa tonalità potrebbe risultare non sempre indicata, soprattutto se in ambienti di piccole dimensioni. Tralasciando le case in stile, Art Nouveau, o Liberty per esempio, in cui l’essenza del legno è spesso usata e riproposta in tutte le superficie e finiture degli ambienti dai serramenti, alle madie, immaginiamo un ambiente in cui gli stipiti delle porte e i battiscopa siano di color nero, abbinati a porte rosse lineari nel disegno, amarena, o verde bottiglia, con maniglie nere: l’ambiente sarà molto caratterizzato dal colore di questi elementi cui avremmo dato una sottolineatura importante.
LA CUCINA

La cucina se a vista può caratterizzare l’intero ambiente, anche dal punto di vista cromatico. La scelta di un disegno semplice o con inserto di modanature va pesata a seconda dell’ampiezza dello spazio in cui la cucina si colloca e in relazione alla sua superficie occupata. Per esempio si può scegliere di ridurre le porzioni modanate o lavorate delle ante se la superficie della cucina non è ampia, affinché risulti più leggera.
In un ambiente piccolo la cucina si noterà meno se di colore neutro, magari compatta e a scomparsa; se colorata arrederà essa stessa l’ambiente e tutto il mobilio della stanza dovrà coordinarsi con il suo colore, o addirittura neutralizzarsi. Al contrario dovendo arredare un ampio spazio potrò giocare sulla diversa scelta di tipologia, matericità, e colore delle ante e nelle basi.
IL COLORE DELLE PARETI
L’uso di colori neutri e chiari alle pareti è sempre gradita e lascia ampia e libera scelta ad accessori e telerie. Grigi, corda, écru, verdi neoclassici sono sempre eleganti e discreti. Per ambienti piccoli è consigliabile usare colori neutri; il colore dominante sarà dato dagli oggetti e dalle telerie. L’uso di colori decisi richiede lo studio di una palette adeguata. Tono su tono, o in contrasto, esteso o in piccole porzioni, reso anche con l’utilizzo di carte da parati.
https://poeticadelleregole.com/2018/09/09/primo-articolo-del-blog/


IL TAPPETO
La superficie del pavimento può essere “alleviata” e può perfino quasi scomparire sotto una coltre di bei tappeti, preferibilmente a pelo rado, anche per motivi di igiene e di facilità di pulizia.
La scelta del tappeto è molto importante, e assieme alla scelta delle telerie può cambiare totalmente lo stile dello spazio, dal confort visivo, alla percezione di calore più o meno elevata che trasmette.
Personalmente non partirei dal colore del tappeto per costruire l’ambiente anche se in alcuni casi può essere una scelta. A titolo esemplificativo: se avessi un ampio tappeto persiano che copre l’intero soggiorno cercherei di valorizzarlo e di adeguare a questo l’arredo.
Il tappeto neutro, sui toni écru, sabbia, (tipo di tessitura ed effetto al tatto da scegliere in fase successiva) lascia maggior libertà di azione per la scelta degli altri elementi che costruiranno lo spazio. È possibile scegliere più di un tappeto (tenendo d’occhio il budget): uno per la zona divani, che di regola va posizionato mai a filo divano, ma lasciando un po’ di spazio, il giusto perché i piedi vi poggino e perché si veda il pavimento, un secondo sotto il tavolo da pranzo (da tenere in considerazione la finitura e il colore del piano del tavolo); le passatoie accompagnano lo sguardo, sottolineano percorsi e direzioni.
LE TELERIE
Le telerie danno molta manutenzione (tende, embrasse, cuscini, copri divani, copri sedie, teli in genere in lino o cotone, runner…) ed è bene siano spesso lavati ; se cambiati sovente e ad ogni stagione possono rinnovare l’aspetto della casa.




Posso pensare la cucina bianca o cassé, le pareti bianche, il divano écru, il tappeto corda, il tavolo in cristallo e inserire il colore studiato in palette con copri divano, cuscini, tende, una poltrona, un quadro ben messo e ampio che dà colore (costruire attorno al quadro la casa…).
Quando la casa è abitata, la sua personalità è data molto dagli oggetti che la popolano e che raccontano la tua storia e di con te la abita, dalle fotografie che dicono chi siamo o di cosa siamo appassionati, ad oggetti che abbiamo acquistato e collezionati nei viaggi.
I libri e la presenza di una libreria https://poeticadelleregole.com/2018/10/26/i-libri-elemanto-darredo-e-non-solo/ colorano già di per sé l’ambiente e costituiscono arredo essi stessi. Scegliere di averli o non averli in vista in salotto cambia molto la veste della casa, e la parete che accoglie la libreria risulterà già di per sé completa, se ben proporzionata. Poiché il costo delle librerie è considerevole sarebbe bene capire la necessità reale di avere una libreria per riporre i libri, oppure se si cerca più che altro un sistema integrato di appoggio per la tv, senza eccessiva presenza di libri.
IL TAVOLO

Il tavolo in vetro è risulta leggero alla vista, pesante fisicamente, si sporca facilmente e rivela il pavimento, o il tappeto sottostanti. Se il piano è in legno, materico e non, risulta caldo, confortevole, ma non sempre adatto: se il pavimento è in legno, dovrò tenere in considerazione l’essenza e il colore di questo nella scelta del piano del tavolo. A titolo di esempio: se il pavimento è in legno chiaro non abbinerò un piano del tavolo in legno scuro. Suggerisco di porre attenzione anche alle gambe del tavolo: il loro colore si legge in relazione al pavimento.
FATTORE TEMPO E DECISIONE
Fattore tempo: il tempo a disposizione non è infinito, la ricerca di mobili e oggetti sarà adeguata e non dispersiva.
Saper decidere. Quanto sei veloce nello scegliere? Torni spesso indietro sulle tue scelte? (se pensi a quando acquisti degli abiti di solito funziona anche per la casa).