METTI UNA SERA A CENA… IMMAGINI COME COMPLEMENTO D’ARREDO

CENE PER I MILANESI

Esistono persone preziose, incontrate in momenti generosi della vita, di cui non ci si può dimenticare. Yuri è una di queste. I milanesi anche. Yuri era milanese (nonostante il nome poco meneghino).

“Cene per i milanesi” ha per me il sapore di una madeleine proustiana… e quale sarebbe “il morso” alla madeleine, vi chiederete,  non intenzionalmente evocativo?: un vecchio proiettore per diapositive ritrovato (a breve saprete cosa c’entra), il bisogno di fare bilanci e la presenza viva dei milanesi che restano cari amici.

A RITROSO…

Esiste una casa dove non si torna più, diroccata e sola, tanti alberi secchi o troppo alti a fagocitarla.

cene per i milanesi poeticadelleregole

All’epoca delle “Cene per i milanesi” questa era nel pieno della sua attività, dopo aver servito e ospitato quattro generazioni di una famiglia patriarcale, due anziane signore a “presidiarla”: come fantasmi, abitavano la casa ma non la lasciavano mai, neppure per fare la spesa. Loro stesse erano “la casa” e la sua anima.

I milanesi sono cari amici, ancora oggi, e le cene avevano il sapore di una performance, il cui teatro era proprio la casa. Un appuntamento in cui le discussioni non erano mai banali, magari leggere, ma non banali; buon vino e cibo abbondante rigorosamente da me preparato (con l’aiuto delle sorelle), in una location a dir poco insolita: un parco di arbusti centenari, foglie e fronde, una veranda con piccoli vetri a colori della casa di inizio Novecento; la notte, sempre; la pioggia, a volte;  il vento amplificato dall’incrinarsi del canneto… Tutto rigorosamente vintage! Piatti, bicchieri, stoviglie, tovaglie che abitavano la casa rivivevano. Era come giocare a fare la padrona di casa, in una casa che di padroni non ne aveva più.  All’epoca non esistevano le “Cortesie per gli ospiti”, ma se dovessi fare un paragone le “Cene per i Milanesi” si sarebbero distinte, e avrebbe vinto per  LA cortesia DEGLI ospiti.

CORTESIE PER I VOSTRI OSPITI –  ATMOSFERA VINTAGE

Durante le cene per i Milanesi  utilizzavo un proiettore per proiettare su una parete vuota della sala da pranzo un’immagine (erano i primi anni del 2000), a grandezza desiderata a secondo della distanza del dispositivo dal muro, che avrei voluto accompagnasse la serata; solitamente paesaggi o architetture riprese durante qualche escursione.

diapositiva
immagine proiettata su parete

A coloro che possiedono ancora un proiettore e delle diapositive, oggi difficili da trovare, consiglio di provare ad “animare” una serata in cui avete ospiti speciali: la luce è calda e l’atmosfera accogliente, il soggetto da voi scelto farà il resto.

IMMAGINI COME COMPLEMENTO D’ARREDO

Sul mercato esistono oggi piccoli dispositivi che proiettano luci e immagini,  ma l’effetto non è proprio lo stesso, a meno che siano proiettori che funzionano come fossero complementi d’arredo.

Ricordo che nel 2008 ad una trasmissione televisiva  vennero mostrati alcuni lavori della designer Angie Anakis:  fra le molte cose proposte c’erano  piccoli apparecchi in grado di proiettare immagini sulle pareti, come per esempio grosse orchidee. Pratici, piccoli, consentivano di portare atmosfera nuova da una stanza all’altra della casa, come un complemento di arredo.

Cercando in rete con un pò di pazienza troverete qualcosa di simile. Non vi resta che trovare dei veri amici, milanesi e non, da stupire!

 

A Yuri e agli amici milanesi

2 pensieri riguardo “METTI UNA SERA A CENA… IMMAGINI COME COMPLEMENTO D’ARREDO

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